Castello di Rovereto, Museo storico italiano della Guerra - Museo dell'aria "G. Caproni" di Trento
in collaborazione con il Museo storico italiano della Guerra di Rovereto
I MUSEI DELLA GRANDE GUERRA DALLA VAL CAMONICA AL CARSO
Programma:
Rovereto, 11 novembre
ore 15.00:
Alberto Gerosa, Introduzione ai lavori
Piero Del Negro, Da Marte a Clio. I musei militari italiani dalle origini alla Grande Guerra
Alberto Maria Arpino, Il Museo centrale del Risorgimento a Roma
Fabrizio Rasera, II museo della guerra di Rovereto. Da quale storia ripartire?
Vittorino Pianca, II museo della battaglia di Vittorio Veneto
Drago Sedmak, II Museo di Caporetto-Kobarid
12 novembre ore 9.00:
Antonio Sema, II museo della guerra 1915-18 di Gorizia
Antonella Furlan, II museo non museo di Diego de Henriquez
Walter Belotti, II museo della guerra bianca in Adamello
Fiammetta Auciello, Una mostra in preparazione all'Archivio storico di Milano su donne e uomini nel Milanese di fronte alla guerra (1866-1945)
Patrizia Dogliani, Recenti studi e progetti stranieri di museografia militare: spunti per una discussione sul caso italiano
Vincenzo Calì, La Grande Guerra nel Museo del Risorgimento e della lotta per la libertà di Trento
Trento, 12 novembre
ore 16.00:
Giorgio Rochat, I musei all'aperto e la museificazione del territorio
Gennaro Bellò, Le aree monumentali della Grande Guerra: il Grappa e l'Altopiano di Asiago
Diego Leoni, II Pasubio: un'area-museo?
Lucio Fabi, Percorsi sul Carso. Musei, monumenti, archeologia bellica tra ricerca, didattica, divulgazione, turismo
Giovanni Marzari e Diego Leoni, Il progetto dell'Acropoli Alpina di Trento
Mimmo Franzinelli, Il progetto di Museo della Val Camonica
Camillo Zadra, I musei della Grande Guerra: risultati di una prima indagine
Rovereto, 13 novembre
ore 10.00:
Tavola rotonda sul tema Le funzioni del Museo storico: memoria e celebrazione, conservazione e collezionismo, comunicazione e didattica, ricerca e divulgazione, con la partecipazione di Piero Del Negro, Mario Isnenghi, Giovanni Kezich, Alberto Maria Arpino, Vincenzo Calì e Alberto Miorandi
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